giovedì 28 maggio 2020

Ecotopia: l'utopia dell'ambiente - STEP #19

Ecotopia: Il romanzo del nostro futuro è un romanzo utopico scritto da Ernest Callenbach nel 1975, nel quale viene descritta una delle prime società utopico-ecologiche; ebbe una grande influenza sui movimenti ambientalisti degli anni '70 (anni in cui viene pubblicato il Rapporto sui limiti dello sviluppo, viene indetta la prima Conferenza sullo sviluppo sostenibile e nasce la mentalità ambientalista di massa: qui spiegato). Bisogna inoltre sottolineare che le meraviglie tecnologiche descritte nel romanzo sono basate su ricerche e scoperte reali.
Ecotopia è un paese nato dalla secessione degli stati sulla West Coast americana -California, Oregon e Washington- con lo scopo di creare uno “stable-state” ecosystem, ossia uno stato in cui vi sia il perfetto equilibrio tra uomo e ambiente.
Il protagonista è William Weston, un giornalista americano, che si reca ad Ecotopia per realizzare una serie di articoli che permettano ai suoi connazionali di conoscere meglio questo utopico paese del quale si conosce ben poco. Ogni capitolo del libro è costituito da una prima parte di descrizione oggettiva e quasi scientifica di ogni aspetto della società ecotopiana e da una seconda parte invece soggettiva, nella quale il protagonista racconta le proprie esperienze ed opinioni.
William scopre una società che limita il più possibile l'inquinamento e che ricicla ogni oggetto prodotto; vi sono particolari concezioni di consumo, agricoltura, attività forestali e sviluppo industriale, tutti in chiave eco-sostenibile, e vengono utilizzate unicamente le fonti rinnovabili. Donne e uomini hanno pari diritti (il presidente è una donna, oggi paragonata a Hillary Clinton), e vi è una più ampia concezione di famiglia. Nel corso del suo soggiorno Weston, dapprima diffidente e prevenuto, comprende e adotta le idee e la cultura ecotopiana, decidendo addirittura di non rientrare più negli Stati Uniti, ma di rimanere ad Ecotopia con la sua nuova compagna Marissa.

Probabilmente l'autore, durante la scrittura del romanzo, ha in mente la società utopica di Francesco Bacone, narrata nella Nuova Atlantide (qui analizzata): anche in quest'ultima la società si basa sullo sviluppo scientifico e tecnologico, e vi è una descrizione estremamente accurata di tali scoperte e invenzioni.

una raffigurazione di come potrà diventare una città ricostruita in chiave ecotopica

Fonti:

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