L'analisi vuole infatti portare le nazioni alla riflessione sul rapporto tra ambiente e sviluppo economico; la tesi è semplice: le risorse del nostro pianeta sono limitate, mentre lo sfruttamento di queste, la popolazione e l'inquinamento aumentano in maniera esponenziale. Secondo gli autori, il perdurare di questi trend di crescita potrebbe portare al raggiungimento dei limiti naturali della Terra entro il nostro secolo: si entrerebbe in un'epoca di guerre, carestie, crollo demografico e della produzione, enormi disuguaglianze.
Per evitare tale prospettiva, gli autori ritengono necessario equilibrare la crescita, cioè cercare di perseguire un modello di sviluppo senza crescita della popolazione e della produzione, in equilibrio con l'ambiente; è dunque necessario un totale rinnovamento della società.
Per quanto riguarda la tematica ambientale, gli scienziati mostrano come le trasformazioni e lo sfruttamento ambientale siano sempre esistiti, ma che dal XIX sec. essi sono aumentati notevolmente, con l'avvento dell'industrializzazione. Nel XX secolo poi i problemi di inquinamento sono diventati più acuti e la pressione sulle risorse naturali si è ingigantita. Sono nate nuove problematiche, quali lo sfruttamento dei mari, l'inquinamento dovuto ai veicoli, i rifiuti non biodegradabili; si è perfino manifestata la possibilità di distruzione dell'intero pianeta, a causa delle armi atomiche.
Negli anni '70 del Novecento, si assiste a una svolta nella coscienza collettiva rispetto ai problemi ambientali: nel modo di considerare la natura, l'ambiente, lo sviluppo e, proprio quando cominciano a manifestarsi i trionfi della nuova rivoluzione dell'automazione, dell'informatica, dell'elettronica, delle biotecnologie, l'ecologia, da ambito scientifico, diventa sensibilità culturale diffusa. Nel '73 le Nazioni Unite convocano la prima Conferenza sullo sviluppo sostenibile, in modo da aprire un dialogo globale sul tema. Grande impatto sull'opinione pubblica ha anche lo shock petrolifero del '73, il quale mostra la limitatezza delle risorse non rinnovabili. Fondamentali sono da quegli anni in poi gli studi scientifici effettuati sullo stato del pianeta.
Sono stati effettuati due aggiornamenti a The Limits to Growth: Beyond the Limits (1992) e Limits to Growth: The 30-Year Update (2004), nei quali si confermano le tesi iniziali e si chiarisce che i limiti della capacità di sostentamento della Terra sono già stati superati. Viene inoltre spostato l'accento dalla limitatezza delle risorse al problema climatico.
Allo stato attuale dei fatti, sono stati compiuti grandi passi in avanti dal 1972, soprattutto in campo tecnologico e riguardo la sensibilizzazione su queste tematiche, ma al contempo i problemi si sono aggravati, e dunque quanto fatto è ancora insufficiente.
Fonti:
http://www.treccani.it/export/sites/default/scuola/lezioni/storia/LIMITI_SVILUPPO_lezione.pdf
Maggiori informazioni sui Limiti dello sviluppo: documentario Limiti dello sviluppo, le previsioni del Club di Roma
Sono stati effettuati due aggiornamenti a The Limits to Growth: Beyond the Limits (1992) e Limits to Growth: The 30-Year Update (2004), nei quali si confermano le tesi iniziali e si chiarisce che i limiti della capacità di sostentamento della Terra sono già stati superati. Viene inoltre spostato l'accento dalla limitatezza delle risorse al problema climatico.
Allo stato attuale dei fatti, sono stati compiuti grandi passi in avanti dal 1972, soprattutto in campo tecnologico e riguardo la sensibilizzazione su queste tematiche, ma al contempo i problemi si sono aggravati, e dunque quanto fatto è ancora insufficiente.
lo sviluppo sostenibile da perseguire |
i 17 obiettivi prefissati per uno sviluppo sostenibile in vista dell'Agenda 2030 |
Fonti:
http://www.treccani.it/export/sites/default/scuola/lezioni/storia/LIMITI_SVILUPPO_lezione.pdf
Maggiori informazioni sui Limiti dello sviluppo: documentario Limiti dello sviluppo, le previsioni del Club di Roma
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