Tuttavia molti sforzi sono già stati e verranno compiuti in tal senso; per quanto riguarda l'ingegneria, esiste una sua branca che studia queste tematiche, e cioè l'ingegneria ambientale. Si legge, nella descrizione del corso di laurea offerto dal Politecnico di Torino: "Il corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio forma ingegneri e ingegnere ambientali con un profilo di marcata trasversalità e versatilità. La complessità dei temi ambientali richiede solide conoscenze di base, competenze multidisciplinari e propensione all’innovazione. Gli ingegneri e le ingegnere ambientali padroneggiano gli aspetti tecnico-scientifici relativi all’interazione dell’uomo con terra, acqua, atmosfera e biosfera e progettano processi e soluzioni per un rapporto sostenibile uomo-ambiente."
L'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti ha recentemente pubblicato un rapporto sull'ingegneria ambientale nel quale vengono identificate 5 sfide urgenti che tale disciplina dovrà affrontare nel nostro secolo:
- Fornire cibo, acqua ed energia in modo sostenibile.
- Contrastare i cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, adattarsi ai relativi impatti.
- Progettare un futuro senza inquinamenti e rifiuti.
- Creare città efficienti, sane e resilienti.
- Promuovere decisioni e azioni informate.
Un corso certamente emblematico per i nostri scopi presente in questo percorso di studi è quello di Ecologia applicata all'ingegneria, il cui obiettivo è quello di "fornire un quadro d'insieme degli aspetti chimici, chimico-fisici, biologici ed ecologici per la descrizione dei comparti ambientali"; sono inoltre studiati "processi tecnologici propri dell'ingegneria per la mitigazione degli impatti, la tutela ambientale, la gestione delle risorse naturali".
Tra questi processi molto interessante è, ad esempio, la fitodepurazione, una tecnica di depurazione delle acque basato sull'uso delle piante acquatiche: tale processo avviene naturalmente, ma può essere sfruttato artificialmente in veri e propri impianti di fitodepurazione delle acque reflue per uso civile e industriale, come il seguente:
schema di impianto di fitodepurazione a flusso superficiale o libero |
Per quanto riguarda la fitodepurazione naturale, vengono usate particolari tipi di piante: le piante galleggianti, le quali svolgono proprio questo compito di depurazione delle acque attraverso le loro radici, come spiegato nel seguente video:
Fonti:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/26/lingegneria-ambientale-compie-30-anni-cinque-sfide-e-una-scommessa-da-affrontare/5062976/
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