venerdì 15 maggio 2020

Dalla "fase 2" alla Teoria dei giochi

Questo articolo della rivista scientifica Galileo mostra un interessante collegamento tra la situazione attuale dell'epidemia nel nostro Paese e la disciplina matematica della Teoria dei giochi.
Sappiamo a memoria oramai le regole del distanziamento sociale da rispettare in queste settimane di metà maggio, nella famosa "fase 2", in cui è possibile riprendere le interazioni sociali, se a debita distanza. Possiamo nuovamente andare nei parchi per passeggiate o attività sportive, ad esempio, con la conditio sine qua non che tali luoghi non siano affollati.
Ma come possiamo sapere cosa farà la maggioranza delle persone, in modo da poter fare l'opposto, e cioè essere nella minoranza che visita un certo luogo? Qui entra in gioco la matematica, in quanto è proprio la teoria dei giochi, o teoria delle decisioni interattive, a studiare tutte quelle situazioni in cui più persone interagiscono, avendo scopi differenti e le cui azioni hanno conseguenze sul risultato ottenuto da ognuno. Un classico esempio è la situazione di un automobilista che cerca il percorso con minor traffico: si cerca di indovinare cosa non farà la maggioranza, in modo da poter sfruttare il percorso più breve.

Il matematico John Nash, che diede un contributo sostanziale a questa disciplina matematica

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