sabato 9 maggio 2020

Previsioni sul futuro e limiti alla predittività della scienza

Nelle ultime lezioni abbiamo affrontato in modo scrupoloso la tematica di se e come sia possibile per l'uomo poter "prevedere il futuro": non si sta parlando certamente di arti magiche o astrologia, ma di scienza. Perché, in ultima analisi, la scienza ha come principio ultimo proprio il voler essere predittiva: l'esempio migliore ne è la fisica. Già Galileo infatti ricercava negli eventi naturali una loro ripetibilità; proprio da queste considerazioni nacque il metodo scientifico, che da secoli ci accompagna nella ricerca di leggi sempre più precise e che ci permettono di "usare" la Natura, nel senso baconiano del termine (vedi questo post).
Alcuni si sono spinti oltre, cercando leggi che potessero verificare la circolarità della Storia, allo stesso modo dell'alternarsi delle stagioni o del giorno e della notte: questo è infatti un concetto estremamente antico e radicato nella cultura occidentale, sin dalla mitologia greca. Un esempio studiato è l'ingegnere torinese Vilfredo Pareto, il quale sosteneva, nel Manuale di economia politica: "Si ammette, il che è ipotetico, che il futuro sarà eguale al passato"; egli infatti era convinto di poter applicare le leggi della matematica all'economia (concetto di econometria), e dunque di ritrovare una certa ripetibilità e prevedibilità dell'economia. Similmente fece il matematico russo Kondratiev, ideatore dei cicli economici e delle relative "onde".
Tuttavia, nessuna di queste teorie, né alcun'altra teoria scientifica, è riuscita nell'intento di spiegare l'intera realtà, come ambisce a fare la Teoria del Tutto, in fisica (qui maggiori informazioni). Sarà forse questa la teoria ricercata da tutti questi scienziati e che ci permetterà di stabilire, tra le altre cose, la circolarità o non del tempo?
Ovviamente ad ora non siamo in grado di rispondere a queste domande. E in futuro? Potrà aiutarci la tecnologia?
Già da decenni infatti i computer ci danno risposte a domande sempre più complesse, in un tempo sempre minore. Siamo inoltre consci di essere all'orizzonte di nuove stravolgenti scoperte nel campo della tecno-scienza, come ad esempio computer quantistici o deep learning.
In questo video un fisico prova a dare risposta a queste domande:

Ritiene che in un prossimo futuro, più o meno lontano, potremmo ridiventare come Cadmo, il fondatore dell'antica Tebe, il quale, secondo la leggenda, si recò a Delfi per invocare l'aiuto dell'oracolo per ritrovare la sorella rapita. Noi ovviamente non andremo dall'oracolo di Delfi, ma porremo le nostre domande ad un super computer.
Succederà realmente così? Nel caso in cui succedesse, sarebbe forse la prova definitiva della ciclicità della storia?

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