venerdì 12 giugno 2020

Dialogo tra un naufrago e un re - STEP #25

Questo dialogo è ispirato a questa serie TV.

Dialogo tra un naufrago e un re

Inizio ‘600. Una nave naufraga nell’Atlantico; si salva solamente un uomo, che si ritrova su una spiaggia sconosciuta, dove perde i sensi.
Al risveglio, il naufrago si ritrova disteso su un letto, con a fianco un vegliardo (il re) che lo osserva.


Naufrago: “Dove mi trovo? Chi sei tu?”

Re: “Sono Romolo III, re dell’isola del Sole, luogo in cui ci troviamo.”

N: “Sono un esperto navigatore, al servizio del re di Spagna, ma non ho mai sentito parlare di quest’isola. Come è possibile?”

R: “Immaginavo la tua risposta. Quest’isola e i suoi abitanti sono infatti sconosciuti al mondo intero. Ma poiché sei arrivato fin qui, ti racconterò la storia del mio piccolo regno.”

R: ”La fondazione dell’isola risale a circa un secolo fa, quando il Doge della Repubblica di Venezia e la sua corte fuggirono da Venezia, alla volta di quest’isola, per sfuggire all'avvento dell’Impero ottomano. Portarono con sé un antico libro ritrovato alcuni decenni prima in un’antica biblioteca a Costantinopoli: era un trattato di architettura di Vitruvio, di cui non si conosceva l’esistenza, e che mantennero segreto. Quindi approdarono in questa piccola isola, di cui soltanto loro conoscevano l’esatta ubicazione, al largo dell’Africa occidentale, e qui vollero dare corpo al trattato di Vitruvio, il quale immaginava una meravigliosa e rivoluzionaria città. Seguimi, ti mostrerò le bellezze di questa città.”

R: “Il progetto di Vitruvio di questa città ideale, che noi abbiamo reso realtà, è basato principalmente su due convinzioni: ossia che la città debba essere pensata per essere in completa armonia e simbiosi con la natura e il paesaggio circostante, e che debba essere progettata seguendo gli schemi della natura. Riassumendo, la città deve essere un tramite tra la natura e l’uomo: si va in questo modo a creare un “ecosistema” tra questi 3 elementi, ovvero natura, uomo e città, mentre fino ad allora, in qualunque insediamento umano, è stata preponderante l’impronta dell’uomo, senza mai arrivare ad un perfetto equilibrio, come teorizzato unicamente da Vitruvio quindici secoli fa.”

N: “Come si può realizzare una simile prodezza?” 

R: “La prima realizzazione attraverso cui si esplica tale concezione della città è la sua pianta: tutti gli edifici sono infatti disposti seguendo una spirale aurea. Essa ha origine nella biblioteca, il luogo più sacro della città, al cui interno è custodita l’opera di Vitruvio e presso cui dimoro io stesso con la mia famiglia.
La prima realizzazione attraverso cui si esplica tale concezione della città è la sua pianta: tutti gli edifici sono infatti disposti seguendo una spirale aurea. Essa ha origine nella biblioteca, il luogo più sacro della città, al cui interno è custodita l’opera di Vitruvio e presso cui dimoro io stesso con la mia famiglia.
I quadrati, necessari per la costruzione geometrica della spirale, nella realtà rappresentano i settori della città: andando dall’interno verso l’esterno si segue una struttura sociale. Il primo quadrato è riservato a me e alla mia famiglia; nel secondo sono presenti scuole, università e edifici pubblici. Dal terzo in poi sono presenti le abitazioni dei miei sudditi: sempre in questo settore risiedono i più abbienti; nel quarto quadrante vi è la restante parte della popolazione, mentre il quinto è la periferia della città. Tutti gli spazi liberi sono riempiti con boschi o giardini, i quali sono inoltre presenti sui tetti di tutti gli edifici, sia pubblici che privati.
La città è costruita su una collina, cosicché il centro della spirale corrisponde al punto più elevato della città, come l’acropoli: infatti rappresenta metaforicamente la testa dell’uomo, la quale si trova nel punto più alto del corpo umano. Puoi dunque comprendere la perfetta simbiosi tra uomo e natura, mediata dalla città.
La curva della spirale termina toccando il mare: il settimo settore contiene il porto dell’isola.”

N: “Mi pare di capire che è tuttavia presente una rigida gerarchia sociale. È così?”

R: “Ti sbagli, poiché la nostra società è fondata sull'uguaglianza sociale: la suddivisione in settori ha l’obiettivo di identificare gli aspetti funzionali della città; in verità non sono presenti divisioni così marcate nella società.
Un'altra regola fondamentale utilizzata durante la costruzione della città è il seguire, dovunque sia possibile, la proporzione aurea: la biblioteca, ad esempio, è stata costruita come il Partenone di Atene, ritenuto da Vitruvio l’esempio più alto nell’architettura antica, in quanto riesce a coniugare perfettamente uomo e natura, grazie a questa proporzione.
Questi due schemi di cui ti ho parlato, la spirale e la proporzione aurea, si palesano ovunque, talvolta in maniera impercettibile all'occhio umano. Anche in molti altri aspetti si osserva l’intento di mimesi della natura, come ad esempio nelle facciate di molti edifici, sia pubblici che privati, in cui vi sono temi naturali, ispirati al mondo vegetale e animale.
Queste sono solo alcune delle meraviglie di questa città costruita ad immagine della Natura e dell’Uomo.”

N: “Con il suo permesso, vorrei rimanere in quest’isola, per ammirare le sue bellezze, e sperimentare questa nuova concezione di città che mi ha illustrato.”

R: “Sono sicuro che troverai conferma di quanto detto.”

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