martedì 7 aprile 2020

Ecosistema nella Poesia - STEP #07

"O wild West Wind, thou breath of Autumn's being,
Thou, from whose unseen presence the leaves dead
Are driven, like ghosts from an enchanter fleeing,

Yellow, and black, and pale, and hectic red,
Pestilence-stricken multitudes: O thou,
Who chariotest to their dark wintry bed

The winged seeds, where they lie cold and low,
Each like a corpse within its grave, until
Thine azure sister of the Spring shall blow

Her clarion o'er the dreaming earth, and fill
(Driving sweet buds like flocks to feed in air)
With living hues and odours plain and hill:

Wild Spirit, which art moving everywhere;
Destroyer and preserver; hear, oh hear!"

Ode to the West Wind, composta nel 1819 dal poeta romantico inglese di seconda generazione Percy Bysshe Shelley e di cui ho riportato la prima di 5 strofe (qui analisi e traduzione), è un esempio molto particolare di un ecosistema nella Poesia. In quest'opera, infatti, gli elementi della Natura sono simboli usati dall'autore per lanciare un messaggio epocale, ovvero il cambiamento radicale portato nel mondo dalla figura profetica del Poeta.
La poesia è un'invocazione al vento occidentale, il quale viene celebrato come forza sia distruttiva che rigeneratrice non solo della natura, ma dell'umanità stessa. Questo vento viene quindi paragonato al canto del poeta, il quale dovrebbe avere lo stesso potere del vento su tutta l'umanità, per sconvolgere l'animo dell'uomo.

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